GEOGRAFIA - ASIA - SINGAPORE

PRESENTAZIONE

Stato dell'Asia sud-orientale costituito dall'isola omonima, dall'isola Bukum e da altre minori, di fronte all'estremità meridionale della penisola di Malacca, tra lo stretto di Johor a Nord e lo stretto omonimo a Sud. Ha una superficie di 646 kmq e una popolazione di 6.028.459 (2024) abitanti, con una densità di 5.624,6 abitanti per kmq. La popolazione è formata da Cinesi (77%), Malesi (15%), Indiani ed Europei. Le lingue ufficiali sono l'inglese, il cinese, il tamil e il malese. Le religioni maggiormente diffuse sono il Buddhismo (32%), il Taoismo (22%), l'Islamismo (15%), il Cristianesimo (13%). Già colonia britannica, Singapore è una Repubblica indipendente nell'ambito del Commonwealth. Secondo la Costituzione il presidente della Repubblica viene eletto a suffragio universale ogni sei anni ed è assistito dal Parlamento, eletto ogni cinque anni. L'unità monetaria è il dollaro di Singapore. La capitale è Singapore (2.000.000 ab.).

IL TERRITORIO

L'isola principale, in gran parte pianeggiante, presenta al centro alture granitiche che non superano i 175 m di altitudine. Le coste, basse e sabbiose, diventano frastagliate e rocciose nel tratto meridionale in prossimità del porto di Singapore. Scarsi i fiumi che hanno corso breve e portata limitata. Il clima è equatoriale, con temperature elevate tutto l'anno, un alto tasso di umidità e abbondanti precipitazioni. L'originaria foresta equatoriale, localizzata soprattutto nell'entroterra, a causa del continuo allargamento dell'insediamento urbano e del diffondersi delle coltivazioni, copre oggi solo il 5% del territorio; a Nord si incontrano vaste formazioni di mangrovie lungo gli estuari.

Cartina di Singapore

Visita a Singapore

Visita a Singapore (english version)

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L'ECONOMIA

Estremamente produttivo grazie al dinamismo della popolazione occupata per la maggior parte nell'industria e nel settore terziario, Singapore è un Paese fortemente industrializzato anche grazie ai bassi costi della manodopera e ad una politica statale rigidamente autoritaria. L'agricoltura, praticata solo su una piccola porzione del territorio, produce noci di cocco, caucciù, patate dolci, manioca e aglio. La produzione agricola, così come l'allevamento dei suini e la pesca sono destinati al fabbisogno interno. Benché privo di risorse minerarie, Singapore si è sviluppato come centro di trasformazione di materie prime (petrolio, stagno, gomma naturale) e sbocco commerciale. Molto attivo è il settore industriale con i suoi cantieri di costruzione e riparazione navale, le industrie tessili, della trasformazione dei prodotti agricoli e dell'allevamento, delle calzature, elettroniche e chimiche. Grande peso nella crescita economica del Paese hanno avuto gli investimenti stranieri che rappresentano il 73% del totale; i prodotti tradizionali sono stati così affiancati da sofisticati ritrovati informatici (Texas Instrumet, Thomson). Ma il settore a più rapida espansione è quello terziario che occupa la maggior parte della popolazione: Singapore è infatti uno dei maggiori porti mondiali e la sua borsa valori si colloca in Asia al secondo posto come livello di scambi; significativo è pure il mercato turistico. Ben sviluppata è la rete stradale, costituita da 2.943 km di strade asfaltate. Gli aeroporti principali sono a Changi e a Seletar.

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CENNI STORICI

Il nome originale di Singapore era Temasek, che in sanscrito significa «Paese di mare», mentre Singa-pura, «città del leone» sembra derivare dalla visione che ebbe un principe nel vecchio porto. Fondata nel 1297 e rasa al suolo un secolo più tardi, Singapore costituì per gli inglesi una base di eccezionale importanza a partire dal 1819 quando venne prescelta come sede locale per La Compagnia delle Indie Orientali. Nel 1824 l'isola e gli isolotti adiacenti furono venduti dal signore di Johore (Malaysia) all'imprenditore Stanford. La Compagnia delle Indie mise sul trono il principe Hessein, che per gratitudine l'autorizzò ad ampliare il porto. Nel 1826 Singapore costituì, coi possedimenti di Penang e Malacca, la colonia degli Stabilimenti dello Stretto, divenendone capoluogo nel 1836. La seconda metà del XIX secolo fu caratterizzata da un significativo sviluppo economico che portò a una rapida crescita della popolazione, dovuta, essenzialmente, all'afflusso massiccio di immigrati cinesi. Importante base navale britannica dal 1938, nel febbraio 1942 Singapore fu occupata dall'esercito giapponese. Il Giappone fu respinto dalle forze britanniche e dalla forte resistenza interna rappresentata dal movimento rivoluzionario guidato dal Partito comunista della Malaysia (PCM). Il nome includeva sia Singapore che la penisola malese, la cui scissione fu sempre considerata artificiale dalla sinistra locale. Nel 1946, a causa della sua notevole importanza commerciale e strategica, venne costituita colonia a sé stante. Nel 1949 si svolsero le elezioni amministrative comunali, come primo passo verso l'autogoverno della città-stato. Tuttavia fino al 1954 furono ammessi al voto solo i cittadini di lingua inglese. Nello stesso anno nacque anche il Partito d'Azione Popolare (PAP) che, sotto la bandiera dell'antimperialismo, unì per la prima volta cittadini di tradizione britannica e cinese. Con l'estensione del diritto di voto nel 1959 il PAP vinse largamente le elezioni e il suo fondatore, Lee Kuan Yew, fu eletto primo ministro grazie ad un programma di riforme sociali e di indipendenza. Dopo aver fatto parte della Federazione della Malaysia (1963), nel 1965 divenne Repubblica indipendente. Nello stesso anno entrò a far parte delle Nazioni Unite. I primi anni di indipendenza registrarono uno straordinario sviluppo economico: l'isola divenne il centro per l'esportazione di prodotti fabbricati da imprese transnazionali e un centro finanziario internazionale. Il porto di Singapore divenne in quegli anni il quarto nel mondo per importanza e il reddito pro capite era il secondo in tutto il continente asiatico dopo il Giappone. Tuttavia nel 1974 la situazione cominciò a cambiare : la crisi petrolifera ebbe gravi ripercussioni sul sistema di esportazione. La conseguente crisi economica provocò manifestazioni di protesta che furono contenute con una politica repressiva talmente dura che nel 1995 il PAP fu espulso dall'Internazionale Socialista. Per placare le critiche, il regime approvò una riforma che consentiva l'ingresso nel Governo a due rappresentanti del Partito dei lavoratori e del Partito democratico di Singapore. Nel 1997, nonostante la ripresa economica, il Governo espulse migliaia di lavori thailandesi e filippini accusati di sottrarre posti di lavoro ai cittadini locali. Alle elezioni del 1988 l'opposizione ottenne maggiori consensi, ma, a causa del sistema elettorale, la sua rappresentanza parlamentare diminuì. Nel 1991 il PAP riconquistò la stragrande maggioranza dei seggi. Goh Chok Tong sostituì nella carica di primo ministro Lee Kuan Yew che tuttavia continuò ad avere un enorme peso politico. Singapore autorizzò in quegli anni Washington ad istallare alcune basi militari nel proprio territorio, mentre grazie all'esportazione di prodotti di alta tecnologia l'industria fu interessata solo marginalmente dalla recessione che colpì gli stessi Stati Uniti, insieme al Giappone e all'Unione Europea. Anche gli investimenti in Cina ebbero un fortissimo incremento superando i mille milioni di dollari all'anno e Singapore divenne il primo partner commerciale del Vietnam. Dal 1993 si registrò un tasso di crescita annuale superiore all'8%. Tra il 1994 e il 1995 il Governo del Paese entrò in conflitto con Stati Uniti, Filippine e Paesi Bassi a causa di tre sentenze «estreme» (due condanne a morte e una a vari colpi di frusta) inflitte ai cittadini dei rispettivi Paesi. Anche nelle elezioni del 1997 il PAP ha ottenuto 81 degli 83 seggi del Parlamento. Alla fine del 1997 la siccità e il cambiamento dei venti prodotti dal fenomeno climatico noto come «El Niño» causarono gravi perdite all'agricoltura e al turismo. Inoltre i venti provenienti dagli incendi forestali della vicina Indonesia provocarono danni alla salute della popolazione. Nel 1998 all'interno della crisi finanziaria che colpì la regione asiatica, il dollaro di Singapore proseguì in caduta libera rispetto al dollaro USA. Nelle presidenziali dell'agosto 1999 il candidato del PAP, Sellapan Ramanathan fu l'unico politico votabile. Nell'aprile 2001 ci fu una manifestazione anti-governativa senza precedenti (fu la prima legalmente autorizzata al di fuori di una campagna elettorale) in sostegno del leader dell'opposizione J.B. Jeyaretnam, accusato di bancarotta e quindi espulso dal Parlamento. Il 4 novembre si tennero le elezioni parlamentari che terminarono con la vittoria scontata del PAP, che conquistò il 75% dei consensi aggiudicandosi 82 seggi su 83, nonostante non avesse più potuto fare affidamento sull'appoggio incondizionato della classe lavoratrice cinese. Nel corso del 2001 Singapore, che è uno dei Paesi più prosperi in termini di reddito medio per abitante, visse la peggiore recessione dal 1965. Nel gennaio 2002 siglò un accordo con il Giappone per la costituzione di un'area di libero scambio.

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LA CAPITALE

Singapore

(2.000.000 ab.). Capitale dello Stato di Singapore, sorge sulla costa meridionale dell'isola omonima. Importante nodo di comunicazioni, Singapore si è trasformata da modesto villaggio di pescatori (all'inizio del secolo scorso) in una città industrializzata con una popolazione in via di accrescimento a causa della forte immigrazione di cinesi, malesi, indonesiani, indiani, europei, ecc. Il porto costituisce il maggior centro di distribuzione e raccolta dell'intera isola e della Malaysia ed è uno scalo di transito del commercio internazionale. La sua importanza risale agli inizi dell'Ottocento, quando apparteneva alla Compagnia delle Indie che lo utilizzava per la posizione strategica sulle rotte che dall'Oceania e dall'Estremo Oriente raggiungevano l'Africa e l'Europa.

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